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mercoledì 30 aprile 2014

Comunicare.....

Ho passato l'adolescenza in un periodo in cui non c'era il cellulare e il telefono si usava solo per cose importanti. Se volevi parlare con un amico prendevi la bicicletta e ti facevi tutta la città per andare a trovarlo, non c'era tutta la scienza tecnologica che adesso "facilita" le nostre vite. 
I ragazzi di oggi crescono con questa tecnologia la sanno usare istintivamente, la padroneggiano senza fatica, ma noi che siamo cresciuti all'oscuro di questo sapere e ci affanniamo per impossessarcene, ne siamo invece dominati, ci ubriachiamo di elettronica come i nostri nonni che, vivendo la miseria della guerra, hanno poi sviluppato una fame insaziabile per ogni cosa.
Ma se la tecnologia rischia di allontanarci dalle persone, a volte ci avvicina e così può un'amicizia cominciare per caso, con un contatto, un tweet, un sms ad una persona che non conosci. 
Si parla o meglio si scrive e si scopre che quella persona sconosciuta ha tante cose in comune con te, ti trovi davanti una persona che ti ascolta e che ascolti con molto piacere; è così raro potersi ascoltarsi in questi tempi di orge di parole vuote che i mass media ti riversano addosso.
E allora ti accorgi che qualcosa d'importante è successo e che la vita si è arricchita grazie a questa una nuova amicizia, con cui puoi condividere idee, emozioni e passioni.

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